“Per Ronzulli ero inadeguato”, afferma Vittorio Sgarbi giustificando le sue dimissioni da consigliere in Lombardia.
Dopo la questione di “incompatibilità” sollevata dal presidente del Consiglio provinciale di Frosinone, Gianluca Quadrini, è stato necessario prendere una decisione: oggi parlando alla seduta di Consiglio regionale, Vittorio Sgarbi ha annunciato le sue dimissioni da consigliere in Lombardia.
Le dimissioni di Sgarbi
A pochi giorni dalla sua elezione come sindaco di Arpino, il sottosegretario alla Cultura quest’oggi ha annunciato che, “essendo molto importante la Lombardia”, ha pensato, “prima che Ronzulli decidesse che non ero adeguato a fare l’assessore”, che il suo ruolo di consigliere non era meno significativo di quello da sottosegretario ai Beni Culturali.
Ma dopo due settimane di riflessione, Vittorio Sgarbi ha pensato che “sarebbe stato inevitabile che io rimanessi al governo”. Con un palese dispiacere, a margine della seduta di Consiglio regionale, ha comunicato così le sue dimissioni da consigliere della Lombardia.
Poi conclude, dicendo di aver “pensato con un po’ di nostalgia al fatto che me ne andavo da un Consiglio di questa importanza, c’erano varie ragioni che mi legavano ai miei anni in Lombardia“.